TUTTE LE PARTI DEL CORPO FURONO ASSEMBLATE IN UN GIGANTE DAL COLORE VERDE. FINALMENTE FRANKESTEIN ERA PRONTO. ADESSO PERO’ BISOGNAVA TROVARE UN MODO PER FARLO DIVENTARE VIVO. ERA IMPORTANTE PER VICTOR CHE PARLASSE, CAMINASSE, RIDESSE…..VICTOR COMINCIO’ A PENSARE IN CHE MODO POTESSE DAR VITA ALLA SUA CREATURA…PENSANDO… PENSANDO…E RIPENSANDO, SI RICORDO’ PRIMA, DI QUELLO CHE AVEVA VISTO QUANDO ERA PICCOLO, E CIOE’ DEL FULMINE CHE COLPI’ L’ALBERO E POI COMICIO’ A RICORDARE QUELLO CHE AVEVA STUDIATO E LETTO IN MOLTI LIBRI CIRCA GLI EFFETTI DI UNA FORTE SCOSSA ELETTRICA E MENTRE PENSAVA A COME FARE, PER DARE UNA FORTE SCOSSA ELETTRICA ALLA SUA CREATURA, SENTI’ UN FULMINE . VICTOR SI AFFACCIO’ ALLA FINESTRA E VIDE CHE FUORI C’ERA UN BRUTTO TEMPORALE. ECCO PENSO’: IL MODO MIGLIORE PER DARE UNA FORTE SCOSSA ALLA MIA CREATURA, E’ FARLO COLPIRE DA UN FULMINE. E COSI’ APRI’ L’ ENORME FINESTRA SUL TETTO DEL SUO LABORATORIO, COLLEGO’ UNA SERIE DI FILI AL CORPO E ASPETTO’ IL FULMINE CHE AVREBBE DATO VITA ALLA SUA CREATURA. FINALMENTE IL FULMINE ARRIVO’... COLPI’ IN PIENO IL GIGANTE. ALL’INIZIO SEMBRAVA NON FOSSE SUCCESSO NULLA, MA POI ALL’IMPROVVISO LA CREATURA COMINCIO’ A RESPIRARE, APRI’ I SUOI ENORMI OCCHI E LENTAMENTE SI ALZO’ DAL LETTO SU CUI ERA DISTESO.SI GIRO’ VERSO VICTOR E CON VOCE GROSSA GLI DISSE: PADRE.